Il vincitore della serata degli Oscar 2012 è senza dubbio The Artist, il film francese, ma di passaporto americano, che ha trionfato in numerose categorie, nonostante sia in bianco e nero e soprattutto muto. Una vera e propria messe di premi, con ben dieci statuette e cinque premi portati a casa, ovvero Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista a Jean Dujardin, Migliore colonna sonora e Migliori costumi. Insomma un successo su tutto la linea, tanto nelle categorie tecniche quanto in quelle artistiche.
The Artist: la trama
Siamo a Hollywood, nel 1927 all'alba della rivoluzione del cinema sonoro. The Artist narra proprio le vicende di un divo del cinema muto, George Valentin incapace di adattarsi alle nuove frontiere del cinema e travolto anche dalla Grande Depressione che in pochi anni sarebbe arrivata. The Artist è un vero e proprio atto d'amore per il cinema, formalmente e filologicamente ineccepibile visto che oltre al bianco e nero (il film è stato comunque girato a colori e decolorato in seguito) il film è stato girato anche a 22 fotogrammi al secondo invece dei canonici 24 per dargli quel look "scattoso" e a schermo ridotto tipico dei film dell'epoca.
The Artist: il trionfo agli Oscar 2012
Una vittoria annunciata, il pronostico era tutto per la pellicola di Michel Hazanavicius e che ha sbaragliato anche l'altro film sul cinema in concorso, l'Hugo Cabret diretto da un maestro come Scorsese. I premi vinti da The Artist quindi e quelli più tecnici ma comunque importanti, dati a Hugo Cabret sono il segnale di una forte urgenza. Rendono palese il bisogno, la necessità di tornare alla memoria del cinema in un mondo che sembra puntare tutto per la propria sopravvivenza alla rimozione del passato. In quest'ottica, The Artist, Hugo Cabret, ma anche l'Oscar dato a Woody Allen per la sceneggiatura di Midnight in Paris sembrano voler tornare al passato contrariamente alle mode del momento. Ma The Artist non ha solo sbaragliato gli
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